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attività

Scuola di specializzazione per tecnici, imprenditori ed operatori agricoli

Ai fini istituzionali e per sottolineare l’importanza che il lavoro agricolo ha sempre avuto nella storia dell’Abbazia, la Fondazione Giustiniani Bandini organizza ogni anno un corso di aggiornamento per imprenditori e tecnici agricoli. Il corso, che ha come tema l'agricoltura e la tutela ambientale, viene organizzato tra ottobre e febbraio e durante le conferenze vengono affrontati da esperti e professori universitari argomenti relativi alle diverse attività agricole e alle nuove prospettive in agricoltura. Partecipano al corso giovani tecnici ed imprenditori agricoli, alcune classi dell'Istituto Tecnico Agrario “G.Garibaldi” di Macerata e appassionati della materia.  

Cermis

Il CERMIS, Centro Ricerche e Sperimentazione per il Miglioramento Vegetale “N.Strampelli”, è un'associazione fondata nel 1983 promossa dalla Fondazione Giustiniani Bandini in collaborazione con la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e agricoltura di Macerata che ha sede all’interno della Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra - Tolentino (MC).
Fin dalla costituzione si svolge attività di ricerca e sperimentazione nel settore della cerealicoltura, quale comparto fondamentale dell’agricoltura regionale, ed, in parallelo, nell’ambito del settore della fertilità dei suoli agrari.
Attualmente le attività di ricerca e sperimentazione interessano anche altre specie agrarie e il settore della sostenibilità ambientale dell’agricoltura, con il fine di offrire assistenza tecnica e favorire lo sviluppo del'attività agricola regionale.

Azienda agraria

Vista l'importanza delle attività agricole da sempre fondamentali per lo sviluppo del territorio che rientra oggi nella Riserva Naturale, la Fondazione Giustiniani Bandini ha creato un'azienda agraria che, coltiva circa 400 ha dei terreni di proprietà con salariati agricoli (la restante parte, circa 1.000 ha, è coltivata dagli agricoltori che abitano nelle case coloniche sparse nel territorio circostante l'Abbazia di Fiastra). Si è dato spazio, negli ultimi anni, ad una agricoltura a basso impatto ambientale. Si coltivano, con rotazioni regolari, cereali, erba medica e culture da rinnovo come girasole e pisello proteico per le industrie sementiere. Non è prevista l'aratura e si semina su sodo; non si fanno più doppie culture e anche l'irrigazione è stata abolita e i fertilizzanti usati sono per più del 50% organici. Grazie all’adozione di queste strategie si riesce a migliorare la qualità dei terreni agricoli e a mantenere la loro capacità di resa rispettando i principi della Riserva Naturale.